Il territorio è di chi lo vive
Fuori l'Enel dall'Amiata!
Organizziamoci insieme: contattaci a
montelibero@inventati.org

Monte Libero occupa il comune di Arcidosso contro le centrali geotermiche dell’Enel

Posted: October 11th, 2013 | Author: | Filed under: General | Comments Off on Monte Libero occupa il comune di Arcidosso contro le centrali geotermiche dell’Enel

Oggi 11 ottobre 2013, proviamo con questa occupazione simbolica a restituire questo spazio, il municipio di Arcidosso, al dibattito riguardo alle sorti del territorio amiatino. Sono ormai anni che le legittime proteste riguardo alle costruzioni delle centrali geotermiche da parte di Enel non vengono prese in considerazione da questo e da altri comuni nella zona e dopo Piancastagnaio e le centrali esistenti a Bagnore, l’Amiata è costretta a subire la costruzione della nuova centrale a Bagnore 4 e il nefasto progetto di costruire una centrale idroelettrica a Castel del piano, minacciando un vero e proprio paradiso naturale.

Con quali conseguenze?

Prima fra tutte la contaminazione gravissima di arsenico delle falde acquifere della zona (ricordiamo che l’acquedotto del Fiora serve 700.000 utenti), senza parlare dell’inquinamento dell’aria prodotto da sostanze velenose provenienti dalle centrali e del più che evidente rischio terremoti dovuto alle trivellazioni effettuate nel sottosuolo.

Un bel risultato ottenuto da Enel inquinando a sua volta il dibattito politico mediante l’utilizzo di forme di compensazioni varie; in primis rimpinguando le casse dei comuni, proseguendo poi con le irrisorie proposte di lavoro per i residenti in zona, con il finanziamento di festival (Santa Fiora in primis) e inventandosi, come ultima arma, la retorica del teleriscaldamento.

Questo comune come altri non ne è immune e alla faccia di chi chiedeva chiarezza su questi progetti ha avvallato, attraverso le decisioni del consiglio comunale, la politica di Enel-green power.

Politica che ben conosciamo e ha una storia molto lunga; 50 anni fa la diga del Vajont assassinava migliaia di persone; in Toscana propone la bugia della geotermia come soluzione alternativa, a La spezia e a Civitavecchia avvelena con il carbone e arriva fino in Colombia imponendo con la forza nella regione del Huila, il megaprogetto idroelettrico del Quimbo.

Proprio dalle comunità di pescatori in Colombia impariamo cosa sia un “municipio ribelle” ovvero cosa sia il rispetto della volontà popolare e ci solidarizziamo con le comunità che domani 12 ottobre (data simbolo della scoperta dell’America) si mobiliteranno contro tale devastazione nonché appoggiamo la carovana internazionale che la rete Stop Enel ha organizzato per sostenere la resistenza al progetto “Quimbo”.

Inoltre questo è l’inizio di una settimana che vedrà molti territori mobilitarsi contro i megaprogetti in tutta Italia e che verrà attraversata dallo sciopero generale del 18 e dalla mobilitazione del 19 a Roma contro le politiche d’austerity.

Oggi Il municipio di Arcidosso è simbolicamente un municipio “ribelle” dal quale si alza la voce di chi reclama un futuro diverso per questo territorio , di chi crede che l’acqua, la terra, la montagna, l’aria non abbiamo prezzo e non possano essere svenduti per nulla al mondo.

Con questo testo convochiamo una conferenza stampa per domattina alle ore 11, alla quale invitiamo a partecipare il sindaco di Arcidosso, il consiglio comunale intero, la stampa e la cittadinanza; nel frattempo rimarremo qui con le porte aperte e per una volta il comune sarà della gente!

L’Amiata non si vende!

Monte Libero


Ininiziativa di controinformazione a Firenze

Posted: October 11th, 2013 | Author: | Filed under: General | Comments Off on Ininiziativa di controinformazione a Firenze

5ottobre-verde

INCONTRO CON L’ASSEMBLEA “MONTE LIBERO”, INIZIATIVA DI CONTROINFORMAZIONE SULLA GEOTERMIA E LE DEVASTAZIONI ENEL SUL MONTE AMIATA

Sulla spinta delle vittorie in Val Susa, sempre più lotte in Italia stanno sorgendo a difesa dei territori. Persone con idee diverse si organizzano al di fuori di giochi economici e di partiti, uniti dalla voglia di difendere i territori in cui abitano dalla nuova colonizzazione portata avanti dalle multinazionali, e dalla convinzione che tali battaglie possano e debbano essere vittoriose, perché in gioco c’è qualcosa di più importante della difesa del proprio “orticello sotto casa”: la possibilità stessa delle persone di poter decidere delle proprie vite. Così sull’Amiata un movimento sta nascendo per difendere la montagna dal progetto geotermico di Enel, che maschera dietro parole quali energie rinnovabili o energie pulite quelli che sono veri e propri progetti di devastazione ambientale. Di pulito o rinnovabile infatti i programmi di Enel hanno ben poco, andando anzi a contaminare la sorgente del Fiora che da sola disseta tutta la montagna e la Maremma sottostante e danneggiando irrevocabilmente la salute di chi respira le esalazioni delle loro centrali.